Tanto quanto in un’abitazione, anche in un locale di ristorazione, ad esempio, la scelta delle luci diventa importante perché consentono al cliente di passare qualche ora in un ambiente piacevole, caldo ed accogliente.
È importante che riescano ad intrattenere il cliente conferendo una sensazione piacevole, tanto da indurlo a ritornare .
Come scegliere la giusta fonte di luce?
Come abbiamo già accennato, per ogni ambiente esiste un tipo di illuminazione adatta.
Certamente, il bagno, ad esempio, avrà un’illuminazione caratterizzata da luce bianca rispetto alla camera da letto che avrà una luce calda o alla cucina che avrà una luce naturale perché le destinazioni d’uso sono completamente differenti.
Tutto deve essere eseguito con riflessione affinché non ci siano zone non illuminate o, peggio ancora, illuminate male.
Ciò a cui dobbiamo fare attenzione è usare il numero giusto di fonti di luce e che siano rivolte verso i punti essenziali di un ambiente (in cucina, ad esempio, saranno rivolti verso il tavolo e il piano di lavoro) in modo centrale o decentrate a seconda se si vuole valorizzare alcuni dettagli o dare una diffusione della luce più ampia.
Il Lighting Designer
Se davvero non sapete come destreggiarvi tra le mille possibilità di illuminazione della vostra casa, potete rivolgervi ad un professionista del settore: il Lighting Designer.
Sarete sicuramente stati ad un concerto o a teatro; ebbene, il Lighting Designer è il cosiddetto esperto di illuminotecnica che “muove” i fasci di luce in un preciso punto del palco portando enfasi in un particolare momento dello spettacolo.
Ora troviamo la sua professionalità in collaborazione con architetti ed ingegneri nella progettazione di una casa o di un locale commerciale aiutando nella scelta delle corrette fonti di luce e del loro ideale posizionamento nell’ambiente.
Questo avviene perché ormai l’illuminazione diventa parte integrante dell’arredamento acquisendo sempre più importanza al pari della scelta dei mobili e del colore da dare alle pareti.
Luce calda o fredda?
Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è scegliere una fonte di luce che emani un’illuminazione calda o fredda.
Qual è la differenza?
In genere, si associa alla luce calda una sensazione positiva e di comodità; è per questo che si tende ad utilizzarla nella propria abitazione in luoghi confortevoli, quindi in un luogo dove trascorriamo molte ore o in cui cerchiamo di rilassarci dopo una lunga giornata stressante.
La luce fredda, invece, è usata in luoghi grandi aperti al pubblico: supermercati, studi medici, sale d’attesa perché ad essa sono associate sensazioni di ordine e di pulizia.
È comunque accertato che la tonalità della luce abbia un impatto psicologico e, quindi, pare evidente che si tratti di un particolare da non trascurare affatto.
Altra caratteristica importante da considerare nella scelta della giusta tonalità di luce è la temperatura indicata in gradi Kelvin cosiddetto “K” – da 1000 a 10000 K che corrisponde ad un gradiente da molto calda (gialla) a molto fredda (bianca)